Anni fa, arrivata a Sydney da poco, passavo le giornate girovagando in lungo e in largo per la città.
Un giorno, chiacchierando con un’amica, è venuto fuori che non conoscevo il giardino segreto di Wendy. A quanto pareva, proprio dietro casa mia. Da curiosa quale sono, il giorno dopo mi sono avviata alla scoperta di questo misterioso giardino, che sembrava essere segreto solo per me, tra tutti gli abitanti di Sydney.
Mrs Wendy Whiteley ha una storia che vale la pena raccontare.
Già solo il nome mi ricorda la Wendy di Peter Pan. Fantasiosa, curiosa, magica e protettiva.
Moglie dell’artista australiano Brett Whiteley, è diventata lei stessa una figura di spicco nella vita culturale degli anni ’60 e ’70. Ha incontrato suo marito nel ’57, all’età di quindici anni e insieme ebbero una storia d’amore degna di un film, una figlia (Arkie) e una lunga collaborazione artistica. Per il loro stile e la loro stravaganza sono stati paragonati spesso a Scott e Zelda Fitzgerald. Vissero a lungo in Europa, tra l’Italia, la Francia e l’Inghilterra. Poi tornarono in Australia, per trasferirsi ancora a New York, dove Brett lavorava febbrilmente alle sue opere. Una delle loro babysitter, all’epoca, era Janis Joplin.
Seguirono anni di tradimenti, alcol e droghe e l’ennesimo trasferimento, questa volta alle Isole Fiji, alla ricerca di una vita semplice. Ricerca durata poco, perché furono presto rimpatriati in Australia per possesso di marijuana. È incredibile come alcune vite siano cosi ricche di colpi di scena e adrenalina e come alcune figure non temano di lasciarsi trasportare dai cambiamenti.
Una volta rientrati in Australia, i coniugi Whiteley si trasferirono a Sydney nella loro abitazione a Lavander bay, giust’appunto a una passeggiata da casa mia.
Nel 1992 Brett morì in una solitaria stanza di motel, per overdose da eroina. Sebbene avesse divorziato da Wendy tre anni prima, i due erano rimasti assai legati e Wendy continuava a vivere nella casa di Lavander Bay ed avere il controllo sul copyright delle opere di Brett.
Il lutto la colpì profondamente, sentiva il bisogno di fare qualcosa di pratico che avesse un senso e che le desse una mano a superare le giornate. Cominciò allora a ripulire ed abbellire la terra abbandonata che circondava la sua casa. La terra era proprietà della New South Wales Rail Corporation. Era un groviglio di erbacce e rifiuti. Materassi, frigoriferi abbandonati, bottiglie rotte e perfino vecchie carrozze del treno.
Wendy ha dedicato anni a quella terra e ha investito molti dei suoi soldi. L’ha ripulita e l’ha trasformata in una piccola meraviglia. La strada che costeggia la baia per arrivare al giardino è disseminata di piccole sculture nascoste qua e là. Ha piantato e potato, conservando sempre un profondo rispetto per la natura e garantendo al tutto un aspetto selvatico.
Il Wendy’s Secret Garden è un’esplosione di fiori colorati, piante rigogliose e angolini nascosti dove sostare tranquilli. Opere di Brett, sapientemente posizionate e alcuni degli oggetti trovati durante la pulizia: un vecchio triciclo e un monopattino, per esempio. Il giardino si è popolato negli anni di tacchini e uccelli. Lo abitano i cacatua, tipici di Sydney e i parrots, i pappagallini verdi altrettanto tipici di questa città.
Oltre ad aiutare sua madre nel progetto, Arkie pianificò di tenere la sua seconda cerimonia di matrimonio nel Wendy’s Secret Garden, ma la portò via una malattia prima che potesse esaudire il suo desiderio. Le ceneri di Brett e Arkie sono state entrambe disperse lì, in un punto nascosto.
I’ve loved making this garden. It’s been a great gift to my life. It let me find myself again, and it’s my gift to share with the public.
Nel 2009, Wendy ha ricevuto la Medaglia dell’Ordine d’Australia per il servizio reso alla comunità. Oggi tanti volontari si occupano di tenere vivo e in ordine il Wendy’s Secret Garden. Wendy abita sempre nella casa di famiglia e non è raro incontrarla a passeggiare. Con un immancabile turbante in testa e l’aria gentile.
Vado spesso nel giardino segreto di Wendy. Ci vado a camminare, ci vado per pensare, ci vado per ammirare la vista, fare picnic, osservare i matrimoni che si celebrano nei suoi prati.
Su una pietra, di fronte alla sua casa, si legge questa frase:
We shall walk and talk in gardens allmisty and wet withrain and we shall never never grow so old again.
Manuela, Sydney